ANTONIO BELLUSCI, Canti Sacri Tradizionali Albanesi raccolti a S. Costantino Albanese, S. Sofia d'Epiro e in alcune comunità albanesidi Grecia e trasscritti in musica.
Ed. Centro Ricerche "G. Kastriota", Cosenza1990, II ediz., ril., pp. 80, f. 28 per 20,
Euro 30,00


Le "Kalimere", scrive nell'introduzione mons. Giovanni Stamati, sonocome i testi di una "paraliturgia" popolare, di cui con squisito senso pastorale,particolarmente nel passato, si è servita la rgamente la Chiesa italo-albaneseper impartire la catechesi, alimentare la fede, inculcare la pietà religiosae creare il clima festivo (...).
La raccolta di "Kalimere" e di altri cantipopolari fatta dal caro papàs Antonio Bellusci, ben conosciuto per l'amorealla lingua ed alle tradizioni albanesi, di cui ha dato saggi pregevoli in numerosiarticoli su varie riviste (...).
Plaudo di cuore alla fatica di papàsAntonio Bellusci e mi auguro che essa contribuisca alla conservazione nelle nostreComunità della preziosa eredità tramandataci dai padri e che, soprattutto,nel canto di questi inni vetusti, ad esso così cari, il nostro popolo ravvivil sua fede ed alimenti la sua pietà".

Indice / Përmbajtje / del volume

Presentazione di mons. Giovanni STAMATI, eparca di Lungro
I - Venticanti sacri in musica e nella parlata italo-albanese di S. Costantino Albanese(Potenza): Natale, Settimana Santa, festività in onore della Madre di Dio edei Santi
II . Quindici canti sacri in musica e nella parlata di S. Sofiad'Epiro (Cosenza): Natale, Settimana Santa, festività in onore della Madre diDio e dei Santi
III - Cinque canti sacri in musica e nella parlata greco-albanesedi Kopanakjon Morea, Lutraqi Corinzia, Spata Attica, Markopulos Attica,Kranidhi Argolide (Grecia)
IV - Appendice: studiosi che hanno raccolto"kalimere" nell'eparchia di Lungro dal 1946 , autori delle "Kalimere", "Kalimere"trascritte in musica da Antonio Lupinacci (S. Giorgio Albanese) e Rocco Laitano(Civita), elenco degli informatori di S. Costantino Albanese e S. Sofia d'Epiro,bibliografia, alfabeto
albanese

 

Canti Sacri tradizionali albanesi
INTRODUZIONE

Nelle nostre Comunità
"arbereshe" fino a qualche anno fa , la lingua greca veniva adoperata unicamente nella liturgiadi S.Giovanni Crisostomo , nell' Esperinos e nel Orthoros . I canti tradizionaliliturgici in lingua greca, alche se piuttosto raramente , risuonano tuttoranelle nostre Chiese . Unicamente al rito , alla lingua, alle usanze e al costume, i nostri Antenati hanno portato in italia anche i canti Tradizionali Sacrie profani del luogo di provenienza. L'uso della lingua nella Liturgia ha contribuitonotevolmente a tenerci saldamente uniti non solo tra noi ma anche con ifratelli ortodosi "Arvaniti" della Grecia ai quali ci uniscono la parlata molti cognomi , il sangue , e la fedeortodossa .
 

 

L'impiego della nostra lingua materna l'Albanese , era usuale nelle omelie , nellalettura del santo vangelo , e soprattutto nei cati tradizionali delle "Kalimere" .
I Papàs delle varie comunità si ingegnavano a comporre queste ultime nellamaniera più semplice e popolare . E così l'inno dell'avvennimento festivo venivaintonato non solamente in Chiesa ma anche intorno al focolare domestico , nellestrade , nei campi di lavoro .
Durante le lunghe notti di Dicembre risuonaancora oggi nelle case , la Kalimera del "flej ti Bir" e , durante
la Grande e Santa Quaresima , quella della pasione di Gesù Cristo .
La celebrazione Liturgica incominciacosì dal focolare , nelle famiglie , per trovare il prolungamento nella Chiesa, luogo di riunione di tutta la Comunità dei fedeli .
 

 

 

L'amore ai canti Sacri popolari, oggi , non è visto più sotto l'aspetto folkloristicoo linguistico soltanto , ma anche come un efficacie strumento pastorale .
Anche il Concilio Vaticano  II recita :"Si promuova con impegno il canto popolare religioso , in modo che nei piie sacriesercizi , come pure nelle stesse azioni Liturgiche possano risuonare le voci deifedeli ".
La presente pubblicazione , vuole attuare il desiderio di S. E. MONS . Stamatie colmare il vuoto che si avvertiva nelle nostre due comunità .
Lanostra speranza è che anche altre persone si mettano a raccogliere e pubblicarei testi delle numerose "Kalimere" ancora esistenti nei nostri centri " arbereshe" , sì da vederle presto riunitein un valido testo .
Nutriamo la fiducia che la pubblicazione di questi cantiSacri tradizionali arrecherà benefici spirituali ai cari ed amati fratellidelle nostre due comunità, i quali possono trovare un alimento sicuro alla crescitaquotidiana delle propria fede . Crescita di fede che non può non significareanche una maggiore fedeltà
al mondo ortodosso Greco - Albanese , alla nostra cara lingua materna ed a tutto il patrimonio tradizionale religiososocio - culturale dei nostri Antenati .
Canto Sacro di S. Sofia d'Epiro
Canto Sacro di S.Costantino Albanese